Dedicato a Eugenio Castellotti

Nasce a Lodi nel 1930 da una famiglia aristocratica, le cui possibilità economiche gli consentono di dedicarsi alla passione per le automobili.

Eugenio Castellotti con mamma Angela

Eugenio Castellotti con il cugino Alfredo

La sua carriera inizia il 1° aprile 1951 con la scuderia Marzotto, partecipando all'undicesimo Giro di Sicilia e, alla fine dello stesso mese, prende parte alla Mille Miglia classificandosi sesto nella sua categoria e solo cinquantesimo fra tutti i partecipanti.

Alla partenza della Mille Miglia del 1951

Eugenio Castellotti in gara

Nel 1952 avviene la svolta ed Eugenio ottiene le prime vittorie: primo nella sua categoria al Giro di Sicilia e alla Coppa d'Oro di Siracusa, dopo un testa a testa con Sighinolfi. Lascia poi la scuderia Marzotto per passare alla Guastalla e viene, infine, chiamato dalla Lancia per gareggiare nella Carrera Panamericana del 1953, dove arriva terzo dopo Fangio e Taruffi. Nel 1955 ottiene il secondo posto al Gran Premio di Monaco.

1953: la squadra Lancia alla Carrera Panamericana: Taruffi, Bonetto, Castellotti, Fangio e Bracco

Alla Carrera Panamericana

La Lancia, in difficoltà economiche, raggiunge un accordo con la scuderia Ferrari, cedendogli auto e piloti. Castellotti giunge quinto a Zandvoort e terzo a Monza, ottenendo il terzo posto in classifica al termine della stagione. Nel 1956 conclude il campionato solamente al sesto posto, però sbaraglia gli avversari nella Mille Miglia e conquista il titolo di Campione d'Italia.

Castellotti su Lancia D24 sale le rampe sterrate verso il Passo del Gran San Bernardo nel 1954

Primo piano di Eugenio Castellotti

L'ultimo Gran Premio cui partecipa è quello di Argentina del 1957, dove risulta più veloce tra i ferraristi, ma la sfida con la Maserati 250 F è insostenibile. Tornato in Italia, si reca a Modena per testare la nuova Ferrari 801, ma al terzo giro esce di pista e si schianta contro un cartellone pubblicitario mettendo fine ad una promettente carriera.

Castellotti durante il Gran Premio di Monaco 1957

Castellotti al Gran Premio d'Argentina 1957

Per approfondire

Chi volesse approfondire la carriera e la vita del campione lodigiano può cercare i seguenti volumi, consultabili anche presso la nostra sede.

Copertina

Castellotti. Un cuore rubato.
Per la collana "Vite da corsa"
A cura di Cesare De Agostini
Giorgio Nada Editore, 2001
ISBN 88-7911-264-3

Copertina de "Gli indisciplinati"
Gli indisciplinati. Vivere e morire su una Ferrari.
Cinque storie di giovani piloti

A cura di Luca Delli Carri
Fucina Editrice, 2001
ISBN 88-88269-00-2